🔍 Guida definitiva ai Batch Code dei profumi vintage: come risalire all'anno di produzione

🔍 Guida definitiva ai Batch Code dei profumi vintage: come risalire all'anno di produzione

⏱️ Tempo di lettura: circa 7 minuti

Nel mondo della profumeria, specialmente per chi colleziona fragranze vintage o fuori produzione, conoscere la data di produzione di un profumo è fondamentale. Non si tratta solo di una curiosità: l’anno di produzione può rivelare molto sulla qualità del jus, sul tipo di formulazione (pre o post-riformulazione), sull’invecchiamento e persino sul valore di mercato.

Ecco perché esistono i batch code: codici spesso criptici, stampati sul fondo del flacone o della confezione, che rappresentano la vera carta d’identità di un profumo.

In questa guida definitiva, ti spieghiamo cosa sono, come si leggono, quali differenze ci sono tra i vari marchi e come utilizzarli al meglio per orientarti tra vintage autentici, reformulazioni e possibili falsi.


📚 Indice dei contenuti


🧾 Cosa sono i batch code?

Il batch code (detto anche codice di lotto) è un codice alfanumerico stampato o inciso sul fondo del flacone o sull’astuccio esterno del profumo. Viene utilizzato dai produttori per tracciare il lotto di produzione e può indicare l'anno, il mese o persino il giorno di produzione.

Ogni marchio utilizza il proprio sistema di codifica, che può variare nel tempo. Alcuni batch code sono semplici da interpretare, altri richiedono l’aiuto di tabelle di decodifica o siti dedicati.

🕵️♂️ Perché è importante il batch code?

  • Verificare l’autenticità del profumo (i falsi spesso ne sono privi o riportano codici incoerenti).
  • 📅 Risalire alla data esatta di produzione, utile per collezionisti o per confrontare versioni diverse dello stesso jus.
  • 🔬 Capire se il profumo è pre-riformulazione, cioè se è stato prodotto prima di una modifica alla formula (spesso causata da restrizioni IFRA).
  • 🧪 Valutare l’invecchiamento del jus, per comprendere eventuali cambiamenti nel profilo olfattivo.

🕰️ Come si sono evoluti i batch code nel tempo

I batch code non sono sempre stati uno strumento pensato per i consumatori. Inizialmente, venivano utilizzati solo per esigenze produttive interne: logistica, gestione scorte, richiamo lotti in caso di problemi. Con l’aumento del mercato secondario dei profumi (soprattutto vintage e collezionismo), questi codici hanno assunto un nuovo valore, diventando uno strumento di riferimento per identificare autenticità e datazione.

Alcune maison – come Chanel, Dior e Yves Saint Laurent – hanno modificato nel tempo la struttura dei loro codici, passando da formati semplici a schemi più complessi. Questo rende necessario conoscere non solo il codice, ma anche l’anno in cui è stato usato un determinato schema da quella maison.

📖 Leggi ancheProfumi riformulati: come riconoscerli e cosa cambia davvero

Ecco come si è evoluto il loro utilizzo nei decenni:

Periodo Caratteristiche principali Funzione prevalente
Anni ’70–’80 Molti flaconi non riportavano codici visibili. I batch code erano stampati internamente o assenti. Tracciamento industriale; non destinati al pubblico.
Anni ’90 Inizio dell’adozione sistematica di codici visibili, spesso alfanumerici semplici. Gestione della produzione e logistica.
Anni 2000 Cresce l’attenzione dei consumatori. Inizia il collezionismo: molti brand rendono i codici più accessibili e ricorrenti. Identificazione di lotti, comparazione tra batch.
Dopo il 2010 Diffusione di strumenti online (come CheckFresh) per la lettura dei batch. Codici più lunghi e complessi. Tracciabilità, autenticazione, difesa anti-contraffazione.
Oggi Alcuni brand (es. Givenchy, Mugler, Paco Rabanne) sperimentano QR code, NFC e blockchain. Verifica in tempo reale, lotta ai falsi, tutela della proprietà intellettuale.


🏷️ Esempi pratici per maison

  • Dior: Esempio: 3W01 → "3" = anno 2013, "W" = novembre, "01" = giorno.
  • Chanel: Fino agli anni 2000: codici numerici semplici. Oggi: formato a 4-5 cifre leggibili via batch database.
  • Guerlain: Codici pre-2000 non standardizzati. Dopo il 2000: es. 1A01.
  • Creed: Codici come 20J01, con anno, mese e giorno.

Stiamo preparando articoli dettagliati per ogni maison: stay tuned!

🚫 Attenzione ai falsi

Un batch code non autentico è spesso un segnale d’allarme. Ma attenzione: i falsari più esperti copiano perfettamente i codici reali, rendendo più difficile distinguere un falso da un originale.

Nel nostro prossimo articolo esploreremo in dettaglio questo tema delicato:

🔜 In arrivo su ScentX: Falsi in profumeria – come riconoscerli, evitarli e difendersi

🛠️ Prossimamente su ScentX

Stiamo sviluppando uno strumento interattivo di decodifica batch code, che ti permetterà di inserire il codice di un profumo e ottenere data e dettagli di produzione.

⚠️ Il tool è ancora in fase sperimentale e non possiamo garantire una data di lancio.

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